Eder Carbonera in compagnia del General Manager di Trentino Volley Bruno Da Re

foto trentinovolley.it

Trento, 19 maggio 2017

 

La prima intervista da giocatore di Trentino Volley per Eder Carbonera, nuovo centrale ufficializzato oggi.


Eder, a Trento vivrai la prima esperienza in un club straniero…
Sì, sino ad ora nella mia carriera non avevo mai avuto modo di giocare in una Società che non fosse brasiliana. Proprio per questo motivo sono molto curioso e stimolato dall’occasione che mi ha offerto Trentino Volley. Per me disputare la SuperLega Italiana rappresenta un sogno che diventerà finalmente realtà. Si tratta del torneo più bello e difficile al mondo e potrò viverlo in uno dei Club migliori. I miei bisnonni oltretutto sono italiani: la nostra famiglia proviene da Gaiarine, un paese in provincia di Treviso”.
Che tipo di giocatore sei?
Sono un centrale piuttosto completo, che ha nel servizio e nel muro i colpi migliori del repertorio. Alle spalle ho tanti anni di esperienza ad alto livello e cercherò di metterla a disposizione della squadra per aiutarla a crescere, visto che avremo una rosa molto giovane. Questo ruolo però mi gratifica e mi responsabilizza”.
Hai già parlato con Angelo Lorenzetti?
“Sì, ci siamo sentiti diverse volte; mi ha spiegato che tipo di stagione vivremo, cosa effettivamente si aspetti da me e  che gruppo la Società stia allestendo. La prima impressione è stata molto positiva e mi ha confermato quello che in Nazionale mi avevano già detto di lui giocatori come Bruninho e Lucas Saatkamp. E’ un tecnico molto preparato e un’ottima persona”.
Nell’ultima stagione eri compagno di squadra di Raphael, che conosce bene Trento. Hai parlato con lui di Trentino Volley?
Certo, è molto felice che io possa vivere un’esperienza come questa. Lui e la sua famiglia hanno speso solo parole belle per questo ambiente; mi ha spiegato che il Club, lo staff, la città e i tifosi sono eccezionali. Mi ha messo addosso ancora più voglia di venire qui”.
Che tipo di persona è Eder Carbonera fuori dalla palestra?
“Tranquillo, talvolta silenzioso. Mi piace passare il mio tempo libero in famiglia o all’aria aperta e, quando posso, mi piace incontrare i miei compagni di squadra per fare gruppo”.
Quali obiettivi ti sei dato per la prossima stagione?
“Voglio aiutare la squadra a vincere qualcosa, meglio se sarà il campionato italiano. Avremo l’opportunità di partecipare anche alla Champions League che senza ombra di dubbio è il torneo internazionale più difficile del mondo perché racchiude i migliori club europei, compresi quelli russi e polacchi. Gli stimoli non mancheranno. Voglio che sia una stagione importante, anche per crescere dal punto di vista personale; non si smette mai di migliorare".


 

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